mercoledì 12 agosto 2020

Tra il Piave e la luna di Michele Carniel

 

                                                                                                                                      Di Franca Donà

Una scrittura originale, velata di malinconia, a tratti di un cinismo dolceamaro che cela una grande sensibilità. Il titolo mi ha colpito da subito, forse perché anche le mie origini hanno a che fare con le terre del Piave, ma non solo questo; c’è un mistero sottile, un filo di parole, di emozioni che creano un legame invisibile tra ciò che rappresentano questi due elementi così distanti e diversi tra loro. Un fiume che racconta una storia, gloriosa e antica, di popoli e tradizioni, l’acqua si tinge di rosso-sangue nei tramonti, e la luna riluce di sogni e promesse. Tutto ruota intorno all’amore, illumina ogni pagina, ne consacra il verso, lo protegge, lo innalza fino alle stelle più luminose e impossibili, diventa sensuale e gentile attraverso i gesti bianchi delle mani, nella ricerca del piacere “rinchiuso nei confini dei nostri desideri, ed i tuoi occhi non sono mai stati così espliciti | governano i miei spegnendone l’oscurità…” ed ecco quindi l’aspetto etereo, l’ossimoro del lato oscuro spento dal fuoco della passione. Michele Carniel crea questo ponte immaginario tra il Piave e la luna con visioni oniriche e riflessioni profonde, in cui consapevolezza e disincanto indossano il linguaggio della quotidianità.

Un volo di aironi | disegnava una virgola bianca | sulla tela infinita che copriva i nostri corpi… Non accarezzerò mai più quei ricordi, ma tu fai della tua bellezza | il velluto su cui si posa il tatto dell’umanità. Questa pingue bruma padana evade dall’illusoria libertà del tempo. Dopotutto, invecchiare è solo una lacrima di questo universo.

L’amore è quello spicchio di luna che dà un senso alla vita, che rende migliore l’umanità, il Piave è invece lo scorrere del tempo, nella sua impassibile monotonia, spesso nella devastante crudeltà umana e non. La sofferenza è sempre in agguato, anche la verità può fare paura “ Si muore anche leggendo un quotidiano, a poco serve sapere che il vicino ha sofferto di più”

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